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Stato degli immobili e chiesa

Le preoccupazioni, già espresse in altre occasioni, riguardo lo stato di conservazione degli immobili di Fertilia, non sono di certo diminuite in questi ultimi anni. Molte volte abbiamo chiesto agli uffici competenti della Regione, un intervento a salvaguardia del patrimonio edilizio (che ricordiamo è un bene comune). In Regione, da ormai molti anni, esiste un finanziamento, bloccato, per il fantomatico progetto di riqualificazione della borgata. Si tratta ormai di un progetto presumibilmente inadeguato, considerando che le esigenze alle quali provava a dare risposte, a distanza di più di un ventennio, sono sicuramente cambiate. È come dire di avere una risposta giusta ad una domanda sbagliata.

Anche il nostro ruolo nel comitato di vigilanza e controllo legato a questo tema si è nel tempo dissolto, in linea con le mancate (o alquanto evasive) risposte ai nostri quesiti.

Alla famosa questione legata al Cinema-Teatro, all’ex casa del fascio e a Casa Doria, per citare solo tre delle famose “rovine” della borgata, tralasciando la telenovela legata alla vendita del “Bellavista” e ai ritardi nelle autorizzazioni al suo ripristino edilizio, si aggiunge un nuovo capitolo: la chiesa.

Come per le altre chiese delle borgate di Alghero, anch’esse in pessime condizioni, la chiesa della Parrocchia di Fertilia inizia a mostrare pericolosi segni di cedimento e uno stato di conservazione alquanto preoccupante. La proprietà “dell’edificio” è della Regione Sardegna che lo ha concesso in comodato alla Curia, rimanendo perciò unico responsabile per le manutenzioni.

Nella scorsa giornata dell’8 marzo, dando seguito alla richiesta di Padre Filippo (il Parroco), è avvenuto un incontro alla presenza, tra gli altri, dell’assessore Antonello Peru, del responsabile delle manutenzioni del Comune, Alberto Doppiu e dell’ingegnere responsabile per le strutture della Diocesi. Nell’incontro si sono evidenziate le palesi problematiche strutturali e di manutenzione e si è preso atto delle responsabilità della RAS per quanto riguarda lo stato dei luoghi.

Ci auguriamo che quest’incontro, caratterizzato da spirito positivo e propositivo, possa essere innesco di azioni (studi, finanziamenti reali e lavori rapidi e correttamente eseguiti) volti a rendere sicuro l’uso della chiesa e delle sue pertinenze e, contemporaneamente, restituire il giusto decoro ad un elemento fondamentale della borgata, sia architettonicamente che socialmente parlando.

Il Comitato di Quartiere esprime fiducia nei confronti di quanti sono prontamente intervenuti (e nelle loro promesse), ribadisce la vicinanza al Parroco, Padre Filippo, e garantisce che non smetterà di dare la massima attenzione a queste vicende, collaborando, partecipando e condividendo tutto ciò che ne conseguirà.

Il Presidente
(ad interim)
Arch. Luca Rondoni